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Dulcimer, l’antenato del pianoforte.
Sapete da quanto tempo esiste il pianoforte?
Le origini del pianoforte sono molto antiche: si dice che lo strumento del dulcimer sia entrato in Europa dal Medio Oriente nell’XI secolo e che sia l’antenato del pianoforte.
Per cominciare, il pianoforte può essere classificato come strumento a corde e a percussione, a seconda del tipo di strumento. Il dulcimer combina l’elemento a corde che genera il suono attraverso la risonanza delle corde con l’elemento a percussione che consiste nel colpire lo strumento con un martello: ciascuna delle corde tese su una cassa trapezoidale viene colpita con un martello per produrre un suono.
Strumenti a tastiera “clavicordo” e “clavicembalo”.
Anche i pianoforti sono classificati come strumenti a tastiera, in quanto dotati di una tastiera.
L’organo, anch’esso appartenente alla famiglia delle tastiere, esiste fin dall’antichità, ma il clavicordo, il cui meccanismo di produzione del suono è simile a quello dell’attuale pianoforte, fu inventato nel XIV secolo e il clavicordo divenne uno strumento popolare durante il Rinascimento.
Inoltre, intorno al 1500, circa 180 anni prima della nascita di Bach, nacque il clavicembalo. Le corde e l’aspetto generale del clavicembalo sono molto simili a quelli dell’odierno pianoforte e, a differenza del clavicordo citato in precedenza, il suono viene prodotto pizzicando le corde.
Clavicembalo cor piano-e forte”.
Il clavicembalo col piano e forte, su cui si basa l’attuale pianoforte, fu inventato nel 1709 dall’italiano Cristofori. A differenza del clavicembalo, che produce il suono pizzicando le corde, il clavicembalo utilizza dei martelli per colpire le corde, rendendo più facile esprimere l’intensità del suono. Il nome “pianoforte”, come viene comunemente chiamato, deriva da questo modello.
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